Consiglio di Stato sfratta gli estremisti di Steve Bannon dalla Certosa di Trisulti
Dopo anni di mobilitazione è finalmente arrivata la decisione del Consiglio di Stato, a seguito del ricorso presentato dal Ministero dei beni culturali. I seguaci del guru dell'estrema destra statunitense Steve Bannon dovranno lasciare l'abbazia di Trisulti, una certosa che ha rischiato di trasformarsi in una scuola internazionale per sovranisti. Un buco nero nel bel mezzo delle montagne della Ciociaria. Per le comunità locali, le associazioni del territorio, per movimenti e sindacato è una vittoria che impone a questo punto di restituire dignità e valore a una struttura che è patrimonio culturale di tutti.
La ferita aperta nel 2018 potrebbe così essere sanata, dopo tre anni di battaglie legali e molti punti che ancora restano oscuri. Nei mesi scorsi, la Fp Cgil di Roma e del lavoro ricordava come il presidente dell'associazione affidataria Dhi Benjamin Harnwell fosse indagato dalla Procura di Roma per falso e turbativa d’asta e che la società fosse sprovvista dei requisiti richiesti dalla concessione (come l’esperienza quinquennale nel settore della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale),nonché in mora per il versamento della quota dovuta di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura (di soli 100 mila euro) che sostituisce ogni forma di canone.
Il caso era tornato all'attenzione dell'opinione pubblicato dopo che Bannon era stato arrestato la scorsa estate per frode negli Stati Uniti d'America. Già all'epoca il sindacato aveva ribadito che "Trisulti, come i tanti tesori artistici e architettonici del patrimonio pubblico di tutti noi, non può e non deve essere ceduta a privati per scopo diverso dalla sua tutela e valorizzazione"
“Vadano in un resort di Trump”
La decisione dei giudici di Palazzo Spada ribalta la sendenza del Tar di Latina che nel maggio scorso aveva assegnato l’ex convento di Collepardo, in provincia di Frosinone, alla Dignitatis Humanae Institute, l’associazione ultra cattolica che fa capo all'ex braccio destro di Donald Trump e che avrebbe voluto creare in Italia la scuola internazionale del sovranismo
Con questa decisione i giudici di Palazzo Spada ribaltano la sendenza del Tar di Latina che nel maggio scorso aveva assegnato l’ex convento di Collepardo, in provincia di Frosinone, alla Dignitatis Humanae Institute, l’associazione ultra cattolica che fa capo all’ex braccio destro di Donald Trump e che avrebbe voluto creare in Italia la scuola internazionale del sovranismo. “Il Consiglio di Stato ha deciso. Il seguace di Bannon deve lasciare la splendida abbazia di Trisulti, che non diventerà a questo punto la scuola dei sovranisti de noaltri, che ora al massimo potranno andare in qualche resort di Trump”, annuncia il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che in questi anni ha supportato, con interrogazioni parlamentari e partecipando alle varie marce, la protesta delle comunità locali contro la decisione di affidare all’associazione legata a Bannon l’Abbazia del 1200 in provincia di Frosinone. “Ora finalmente le comunità locali, le associazioni del territorio e lo Stato – continua Fratoianni – potranno valorizzare questo splendido tesoro del passato nell’interesse della collettività. Grazie a coloro che non si sono arresi in questi anni, al cui fianco abbiamo combattuto in questi anni, in Parlamento e nelle strade di fronte ad un’associazione che non aveva i requisiti per poter prendere possesso di un tale bene. Sono loro che oggi vincono questa battaglia riaffermando la centralità
del bene comune e della legalità”.
Il primo ordine di sfratto pera partito lo scorso ottobre dal Ministero dei Beni Culturali guidato da Dario Franceschini che aveva annullato l’assegnazione della gestione del monastero benedettino sulla base della mancanza di requisiti da parte della Dignitatis, diretta dall’inglese Benjamin Harnwell. La decisione è stata motivata dal fatto che l’atto di autotutela del Mibact è partito troppo tardi, oltre (anche se di poco) il limite dei diciotto mesi di tempo dopo l’assegnazione della concessione. Un errore formale che però ha fatto vincere la partita in primo grado alla coppia Bannon-Harnwell, condannando il Ministero al pagamento delle spese processuali, circa 6.000 euro, oltre a quelle generali. Il Consiglio di Stato, però, ha ribaltato la decisione.
La vicenda è iniziata due anni fa, quando la Certosa di Trisulti è stata affidata alla Dignitatis Humanae, roccaforte del pensiero sovranista americano di cui non si conoscono i finanziatori e che all’epoca era presieduta Raymond Burke. Già al momento dell’assegnazione erano emerse le prime criticità, perché si era scoperto che “la gara per la concessione era stata vinta grazie ad un curriculum che poi si è rivelato quanto meno gonfiato, con alcune fondamentali carte falsificate”, come scriveva La Stampa. Nell’estate del 2019 il Mibact aveva inviato poi un’ispezione a sorpresa nel monastero, contestando tra le altre cose la mancata manutenzione dell’abbazia e poi il 16 ottobre del 2019 il ministero guidato da Dario Franceschini ha avviato la procedura per la revoca della concessione.
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