Si è presentato all’appuntamento per ricevere il vaccino
con un fazzoletto al collo di tre colori:
verde, bianco e rosso.
Per lui quell’oggetto significava molto: lo indossava quando era un ragazzino, e difendeva l’Italia dai tedeschi. Michele Mancini, classe 1930, è stato uno degli ultraottantenni che ha potuto ricevere la prima dose di vaccino anti Covid-19. E il suo senso del dovere è smisurato, simboleggiato da quel tricolore che ha voluto portare con sé.
“Da ragazzino 13enne ha combattuto per scacciare i soldati tedeschi dalla sua Bari – fanno sapere dall’azienda sanitaria locale - e ora che ne ha quasi 91 vuole battere un altro temibile 'nemico': il Coronavirus. Ieri aveva la forza della gioventù e degli ideali, oggi la saggezza e il vaccino. Ma sempre dalla stessa parte: quella della libertà e della vita. E con indosso lo stesso tricolore di 68 anni fa”.
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